Cappella del Beato Bonaventura

Sulla sinistra della navata, prima del presbiterio, due porticine ai lati dell’altare di S. Pellegrino Laziosi, immettono nella cappella del Beato Bonaventura.

Fu realizzata tra il 1516 e il 1518, durante la costruzione della nuova chiesa dei Servi tra il 1495 e il 1520, utilizzando parte delle strutture della vecchia chiesa e del vecchio convento dei Santi Gervasio e Protasio. Questa cappella viene detta anche cappella primitiva, perché, fu dedicata ad ospitare l’icona miracolosa della Vergine. Qui l’icona venne posta all’adorazione dei fedeli con una cornice dorata realizzata da Giovanni Martini. Nel maggio del 1518 furono realizzati gli affreschi della cappella ad opera di Gaspare Negro.

Nel 1604 viene affidata al pittore Vincenzo Lugaro la decorazione del soffitto della cappella, che purtroppo oggi è quasi completamente scomparso. Venne dotata di un nuovo altare nel 1689, donato dal conte Giuseppe della Porta.

Nel Settecento si decise di ristrutturare la basilica, che venne alzata e allungata di diversi metri. Durante i lavori però ci si accorse che la vecchia cappella stonava con il nuovo progetto, risultando in ultima analisi inadeguata. Fu pertanto deciso di costruire una nuova cappella al centro della chiesa, che è quella attuale. Qui verrà spostato l’altare donato nel 1689, poi sostituito da quello dell’arch. Giorgio Massari nel 1767. In seguito la cappella primitiva andrà in disuso e fungera da magazzino per il santuario per lungo tempo, sino a venire poi ripristinata al culto.

Il 16 novembre 1971, durante la festa di tutti i santi e beati dell’Ordine dei Servi di Maria, con una solenne concelebrazione, l’antica cappella viene intitolata al Beato Bonaventura Tornielli da Forlì, morto a Udine nel 1491. Durante la celebrazione viene posta un urna sotto l’altare, contenente i resti del Beato. Nei mesi precedenti c’era stato il restauro della vecchia cappella, che viene così resa più funzionale e adattata anche per la celebrazione dei battesimi.

Dietro all’altare con le reliquie, nell’abside, si può ammirare un grande e bellissimo Cristo Crocifisso di epoca trecentesca, giunto in santuario tramite le monache clarisse di Via Gemona, che qui trovarono rifugio dopo l’esproprio del convento del 1866.

Alla parete sinistra lacerti strappati da una casa distrutta in via Pracchiuso. Ai lati dell’altare: a sinistra statua di “Giovanni Battista” e a destra “S. Giuseppe” (inizio sec. XVIII). Esse appartenevano all’antico altare della Madonna (1689) poi donato alla chiesa dell’Istituto Renati. Alla base dell’altare moderno del 1970 la citata urna con le reliquie del Beato Bonaventura. Nella parete destra, in una teca, alcuni cimeli della Beata Elena Valentinis (sec. XV) Il fonte battesimale presente è cinquecentesco con moderna copertura.

Fra Bonaventura Tornielli, nato a Forlì nel 1410, fu una delle maggiori figure spirituali appartenenti all’ordine sul finire del Quattrocento. Le cronache dei Servi riportano che fosse “piccolo di statura, esile di corpo, di non poca dottrina e tenuto dovunque nel predicare in grande stima; portava una barba incolta e andava a piedi nudi sopportando il calore dell’estate e la rigidezza dell’inverno, tanto che frequentemente gli si vedevano nei piedi pustole sanguinanti; spregevole nelle vesti, non mangiava mai carne né beveva vino; dormiva sulla nuda terra o talvolta su tavole; vivente, avrebbe ottenuto con le sue preghiere molti miracoli da Dio; sempre dedito alle predicazioni e alla contemplazione più che all’attività a meno che fosse costretto ad addossarsi il peso del governo alla cui dignità sentendosi eletto tentò inutilmente la fuga non potendo però sottrarsi al voto dei frati.”

Il 31 marzo 1491, giovedì santo, muore a Udine a circa ottant’anni. Fu esposto per sette giorni alla devozione popolare e sepolto nel convento della Madonna delle Grazie. Tuttavia le autorità ecclesiastiche frenarono da subito lo slancio devozionale verso il predicatore. Il luogotenente Andrea Loredan nel 1507 fu miracolato invocandolo e alla fine della sua carica portò con se a Venezia, per deporle nella chiesa dei Servi, le spoglie mortali. Il 6 settembre 1911 ne fu approvato il culto da papa S. Pio X. Nel 1971 le reliquie ritornarono a Udine e sono poste in un’urna sotto l’altare.

Orari delle S. Messe

Dal Lunedì al Venerdì:
8.00 - 9.00 - 10.00 - 18.30
Sabato: 8.00 - 9.00 - 10.00 - 19.00
Domenica: 8.00 - 9.00 - 10.00 -
11.00 - 17.00

Sacramento della Riconciliazione

Dal Lunedì al Sabato:
8.30 - 10.30 ~ 16.00 - 18.00
Domenica: 7.30 - 12.00 - 16.00 - 18.00

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