Cronologia del Santuario e della Parrocchia – Il Novecento

1900
Vengono demolite le case di Vicolo delle Grazie, a fianco alla Basilica, che sorgevano nell’area antistante all’odierno Largo delle Grazie. Verrà costuita una centralina idroelettrica a turbina da Arturo Malignani.

1900 - 06 - 10
L’oratorio di San Valentino, adibito già da tempo ai più svariati usi, viene acquistato dal parroco delle Grazie dagli eredi di Maria Gobessi Scrosoppi.

1900 - 09 - 08
Solenne pontificale in basilica presieduto dal Patriarca di Venezia Giuseppe Sarto futuro Pio X. Per l’occasione fa stampare 25 mila litografie riproducenti l’icona della Vergine.

1901
Mons. Dell’Oste fa collocare un portale settecentesco per l’uscita detta “del Vicolo”, quella laterale all’inizio della navata, sulla sinistra. Questo portale era stato acquistato nel lapidario dei magazzini comunali ed era quello appartenente al collegio dei Barnabiti in piazza Garibaldi (dove oggi c’è la scuola Manzoni), ristrutturato qualche anno prima.

1901 – 12 – 29
L’oratorio di San Valentino viene riconsacrato al SS. Redentore  con una celebrazione officiata dall’Arc. Pietro Zamburlini.

1902
Viene collocata l’attuale Via Crucis in Basilica, un’opera in cartapesta realizzata a Roma dalla ditta Rosa Zanaria & C., andando a sostituire la precedente costituita da stampe.

1902
Mons. Dell’Oste scrive un articolo sulla Madonna delle Grazie per l’Almanacco delle famiglie cattoliche dell’editore Desclèe, che ha una tiratura di 100 mila copie.

1903
Sulla facciata di San Valentino, in autunno viene apposto dalla ditta Giovanni Tonini e figli il timpano frontale con la scritta: “D.O.M. in Honorem S. Valentini M. MCMIII”.

1911 – 09 – 06
Viene approvato il culto di fra Bonaventura da Forlì.

1912-12-31
Nell’anno in parrocchia si sono registrati 114 battezzati, 67 cresimati, 102 ammessi alla I comunione, 24 matrimoni, 48 defunti (esclusi quelli deceduti in ospedale).

1913 – 01
Esce il primo numero del foglio periodico “Bollettino di lettura mensile per i parrocchiani delle Grazie in Udine”.

1914
Su stimolo di Mons. Dell’Oste il dott. Giuliano Mauroner dona agli abitanti di San Gottardo, che anelavano ad un loro luogo di culto, la chiesa di sua proprietà, l’attuale San Gottardo. Essendo nella sua giurisdizione, diviene in principio cappellania delle Grazie.

1915
L’oratorio di San Valentino viene requisito dal nostro comando per farvi un deposito di materiali bellici.

1915 – 12
Il foglio periodico di lettura interrompe le sue pubblicazioni per motivi bellici.

1917 – 10 – 24
Rotta di Caporetto.

1917 – 10 – 29
Occupazione austro-tedesca di Udine.

1918 – 01
Assume il comando della città di Udine il generale Rohn von Verbas che da corso, in base alle direttive del comando, ad una requisizione generale dei metalli che prevede anche la confisca delle campane di tutte le chiese. Si salveranno solo quelle della Madonna delle Grazie, del Seminario e del Cimitero. Dice Ferruccio Costantini nel suo “Udine nel suo anno più lungo” che Boroevic volle salvare le campane del Santuario perché avrebbero dovuto squillare all’annuncio della vittoria austriaca, dato da lui stesso dalle finestre del Liceo.

1918 – 11 – 03
Liberazione di Udine

1920 - 08 - 29
Cominciano i festeggiamenti per il cinquantesimo dell’incoronazione della Madonna delle Grazie. Anche questa memoria cade in anni difficili. Si era all’indomani della Prima Guerra Mondiale e il clima era segnato da forti tensioni sociali. In questi giorni c’è lo sciopero nazionale dei metallurgici: la ferriera di Udine, pur continuando nel suo lavoro, è occupata e su di essa sventola la bandiera rossa. Ma ancora una volta, al di là delle contingenze politiche dei tempi, la devozione verso la Madonna delle Grazie continua ad esprimersi in maniera autonoma, visibile ed intensa.
A ridosso dell’anniversario si celebrò un triduo solenne che vide partecipare pellegrini da vari paesi e si annota che solo dalla slavia friulana ne giunsero circa sette mila, per i quali predicò don Blasuttig con esecuzione di canto liturgico del coro di Vernasso.

1920 - 09 - 05
Solenne pontificale dell’Arcivescovo di Udine.

1920 - 09 - 08
Culmine del triduo di festeggiamenti per il cinquantesimo dell’incoronazione. Pontificale del Patriarca di Venezia Card. Pietro La Fontaine alla presenza dell’arcivescovo mons. Anastasio Rossi. Si celebra con l’accompagnamento liturgico della messa di San Geminiano per coro a quattro voci e orchestra diretta dal maestro Guglielmo Mattioli. Il concorso di folla è enorme e piazza e gradinata risultano piene di gente. Memorabile rimase la processione “aux flambeaux” dell’icona e santissimo lungo il perimetro dell’elisse della piazza, tra una folla sterminata, calcolata tra le quindici e venti mila persone, che al termine viene illuminata da bengala multicolori, rendendo la scena grandiosa.

1922 – 06 – 21
La chiesa della Madonna delle Grazie viene dichiarata con decreto pontificio Basilica Vaticana Minore.

1923 – 07 – 01
Giungono da Monte Berico presso Vicenza i frati della nuova comunita di Udine.

1923 – 07 – 02
I Servi di Maria fanno ufficialmente ingresso nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie.

1924
Giovanni Moro viene incaricato di realizzare una pala raffigurante i Sette Santi Fondatori, quella che oggi si vede nell’altare omonimo, il terzo di destra nella navata.

1924 – 10 – 24
I Servi subentrano nella gestione della Parrocchia.

1925
Viene eletto parroco e priore padre Alfonso M. Benetti, che rimarrà in carica sino al 1930, oltre a ricoprire quella di Rettore provinciale della Provincia Veneta (carica mantenuta sino al 1937) e divenire, dal 1938, Priore generale dell’Ordine.

1926
La sezione dell’Associazione Nazionale Alpini che aveva sede alla Di Prampero, si pone sotto la protezione della Madonna delle Grazie.

1930
P. Ferdinando Maroso subentra come parroco a p. Alfondo Benetti,

1930
Viene realizzata da Giuseppina Berghinz una pala raffigurante Santa Giuliana Falconieri, posta sull’altare delle reliquie, oggi dedicato alla santa (primo della navata, a sinistra).

1936
L’icona della Madonna delle Grazie negli anni Trenta del Novecento è per i friulani un simbolo vivo e presente. Ne sono testimonianza le numerose copie che furono inviate in vari paesi del mondo per lenire la nostalgia di chi si stabiliva lontano dal Friuli, in cerca di lavoro e fortuna. Una tra le più celebri quella su tela dipinta da Carlo Donadon e incorniciata dal falegname Bonanni, che fu inviata ai lavoratori friulani dell’Africa Orientale Italiana dopo una solenne cerimonia.

1938
La signora Anna Cecutti, originaria di Codroipo fa benedire una copia dell’icona dal Vescovo di Concordia, che verrà poi inviata alla chiesa italiana di Sudbury in Canada dove viveva con la famiglia da trent’anni.

1938
Viene edificata una chiesa ad Heidelberg, nei pressi di Johannesburg in Sudafrica, retta dai Servi di Maria, dove viene inviata una copia dell’icona.

1940
Gli alpini presenti in Albania richiedono una copia dell’icona da porre in una chiesa a lei dedicata nella città di Kukës.

1940 - 06 - 10
L’Italia entra in guerra.

1940 - 07
Viene nominato priore del convento p. Tarcisio M. Sgarabotto.

1941 – 05 – 24
Si riesce ad esaudire la richiesta del Cappellano del Battaglione Cividale, don Bruno Martignon, che poco prima della guerra voleva una copia del quadro della Madonna delle Grazie da porre in una chiesa eretta a Kukës in Albania, dove l’unità era di stanza. Il parroco p. Ferdinando M. Maroso benedice il quadro riprodotto dal pittore Bellini di Udine, realizzato grazie ad una sottoscrizione dei fedeli. Frattanto però il Cividale era già stato inviato in Grecia, affrontando una durissima campagna. Poi gli toccherà con tutta la divisione la prova della Russia.

1944
Si apre una sottoscrizione per rifare il pavimento della Basilica, a cui concorrono numerosissimi devoti: i più con piccole cifre e i pochi abbienti con donazioni più sostanziose.

1944 – 01 – 30
L’Arcivescovo Mons. Nogara indice un voto cittadino alla Madonna delle Grazie per la protezione della città, da sciogliersi a guerra finita.

1944 – 01 – 31
Anche gli udinesi prendono contatto diretto con i bombardamenti. Dopo i molti allarmi senza nessuna conseguenza concreta, tanto da venire generalmente sottovalutati, avviene il primo bombardamento, costituito da due sole bombe ma tra i più pericolosi per il Santuario perché una cade in piazza I Maggio, ai piedi del colle, rompendo probabilmente anche alcune vetrate del convento. La seconda bomba colpisce le case in fondo a via Mercatovecchio, distruggendo l’edificio in cui c’era il negozio di Querini e la Drogheria Minisini. Si registra una vittima.

1944 – 02 – 20
Si celebra solennemente alle Grazie un triduo in preparazione al voto, a cui partecipa una grande moltitudine di popolo.

1946
P. Maroso termina il suo incarico di parroco.

1949 – 07 – 28
Muore mons. Pietro Dell’Oste, che ha continuato a vivere presso il convento delle Grazie dal 1923.

1953 – 12 – 08
Pio XII apre l’Anno Mariano. L’Anno Mariano vede la Madonna delle Grazie meta di una fervida devozione.

1954 - 03 - 28
il Patriarca di Venezia Card. Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, visita la Basilica, fermandosi in adorazione del Santissimo.

1955
Il Fondo Congregazioni Soppresse, custodito presso la Biblioteca Comunale fino al quest’anno, viene trasferito presso l’Archivio di Stato di Udine. Tuttavia, materiale documentario pertinente alle congregazioni soppresse rimane giacente presso la Biblioteca Comunale.

1956
Si decide di porre mano alla vecchia chiesa del Santissimo Redentore in fondo a via Pracchiuso, che fu la prima chiesa di San Valentino e che da oltre un cinquantennio si utilizzava come magazzino: negli ultimi tempi per dei mobili. Grazie alla donazione cospicua del cav. Gregorio Job, si può ristrutturare ed intitolarla, su desiderio del benefattore, a S. Antonio da Padova.

1957, 10 marzo
È ufficialmente inaugurata la chiesa di S. Antonio da Padova. Il 13 giugno successivo viene celebrata una solenne festa del Santo.

1957, 7 ottobre
Inizia la demolizione del vecchio professato e la costruzione del nuovo, realizzato dall’impresa Andrea Bulfon su disegno dell’arch. Luciano Ria.
Sul finire degli anni Cinquanta si ha un nuovo slancio pastorale verso i giovani. Questi sono anni di grande impegno anche nel rinnovo delle strutture. Sorge la necessità di rifare il nuovo professato, cioè gli alloggi per gli studenti professi che frequentavano il Liceo classico a Udine. Le lezioni allora erano interne al convento, tenute dai padri o da professori esterni. Tuttavia, chi voleva poteva frequentare o tenere gli esami presso il vicino Liceo Stellini. Poi gli studenti sarebbero andati a frequentare il corso di teologia a Monte Berico di Vicenza. Necessitavano però di strutture più moderne e ampie.

1958, luglio
Viene nominato parroco padre Anselmo Busatto, già parroco e priore a Santa Maria di Follina. Il suo trasferimento a Udine è richiesto ai superiori dal neo Arcivescovo Giuseppe Zaffonato, che proveniente dalla diocesi di Vittorio Veneto era a conoscenza del grande sviluppo che l’Azione Cattolica aveva avuto a Follina, sotto la sua guida. Vuole quindi che egli a Udine faccia altrettanto.

1959, 25 gennaio
Papa Giovanni XXIII annuncia la convocazione di un Concilio Ecumenico

1959, 6 aprile
Viene inaugurato il nuovo professato alla presenza del Priore Generale dei Servi, p. Alfonso M. Montà. Nello stesso anno giunge a termine anche il cinema Roma, che aveva la sede all’interno della struttura con accesso dal cortile, dove oggi c’è il centro culturale.


1959, 24 agosto – Gita parrocchiale con il parroco p. Anselmo Busatto.

1961
Viene fatto un restauro del pronao della basilica, guidato dall’architetto Ria.

1961
Viene trasferito a Udine padre David Maria Turoldo, originario di Coderno di Sedegliano. Vi resterà sino al 1964. Anche qui da vita ad alcune iniziative che ebbero molto successo quando era a Milano, come l’istituzione della Messa della Carità e il cineforum presso il Roma. In questo periodo, padre Turoldo girerà anche il film “Gli Ultimi” con l’aiuto del regista Vito Pandolfi.

1962
Si da inizio alla demolizione delle casupole che circondano il cortile e che si affacciano su Via Pracchiuso, per costruire la nuova Casa della Gioventù delle Grazie

1962, 11 ottobre
Iniziano i lavori del Concilio Ecumenico Vaticano II.

1963
Nasce una nuova parrocchia dedicata a San Paolino, con sede in viale Trieste e che prende una parte del territorio parrocchiale.

1963, 10 aprile
Si comincia a demolire l’edificio vicino alla Basilica delle Grazie, dove aveva sede la locanda “Alle nuvole”, tra l’altro dalla fama piuttosto ambigua. Sorgeva più precisamente in Largo delle Grazie dove oggi c’è il parcheggio e il giardinetto sulla roggia. L’edificio era da tempo fatiscente e al suo posto si vuole creare l’attuale piccolo parco. Padre Turoldo è piuttosto assiduo nel controllo dei lavori, intervenendo con raccomandazioni e indicazioni presso l’impresario. Questi, spazientito da questa spina nel fianco, si prende una piccola vendetta realizzando una fontanella sul muro di cinta: la testa che sputa dell’acqua viene scolpita con le sembianze del frate.

1963 – 10 – 06
Si inaugura la nuova casa dell’Azione Cattolica. Questa, assieme al cinema che si trova a fianco del Professato, è un mezzo per offrire uno svago culturale ai giovani della parrocchia, ma anche ai moltissimi militari presenti in città, i quali, in gran parte concentrati nelle caserme di Via Cividale e alla Di Prampero, durante le libere uscite gravitavano molto sul territorio della parrocchia.

1964 – 01 – 04
Viene concessa l’agibilità al Cinema Roma anche come teatro, cosa che permette, oltre alle rappresentazioni, anche di creare un gruppo parrocchiale per delle attività teatrali.

1965 – 12 – 08
Si chiude il Concilio Ecumenico Vaticano II.

1966 – 10
Giungono ospiti al convento sei giovani padri che sono destinati alle missioni di Messico, Cile e Sud Africa. A loro si aggiunge p. Luciano M. Torniero, che da due anni faceva parte della comunità delle Grazie di Udine e svolgeva il ruolo di cappellano della parrocchia.

1967
Comincia il restauro del chiostro. Si decide di spostare gli ex voto fino ad allora esposti sulle pareti.

1967
Ci sono ulteriori cambiamenti nell’organico della comunità. Viene eletto nuovo priore P. Silvestro M. Caron, mentre ancora un altro padre viene destinato alle missioni: nel dicembre, p. Damiano Caldognetto, a lungo responsabile della Messa della Carità e direttore del bollettino, parte per il Sudamerica e dopo 29 giorni di nave giungerà alla destinazione di Santiago del Cile.

1967
I fedeli della parrocchia di San Gottardo, nata da quella della Madonna delle Grazie, portano a compimento la costruzione della scuola materna Giovanni XXIII e, sciogliendo il voto fatto a suo tempo, partecipano ad una messa solenne in basilica, celebrata dall’Arcivescovo alla presenza di Giuseppe Roncalli, fratello di Papa Giovanni XXIII.

1968
Nell’estate, fa notizia il pellegrinaggio al Santuario di Marina Marinelli in Pensi, che ha percorso 1200 km a piedi, dall’Isola d’Elba sino a Udine, per sciogliere un voto pronunciato il 20 agosto 1944, quando lavorava alla caserma Di Prampero, per scampare alla deportazione a Mauthausen. In quei giorni difficili trovò rifugio presso il vicino convento e riuscì a salvarsi.

1968
Nell’autunno di questo stesso anno la comunità è composta da dieci padri e sei fratelli, mentre gli studenti liceali sono 21.

1969 – 02 – 11
Si tiene presso la basilica delle Grazie il convegno di tutte le suore dell’Arcidiocesi, che convergono qui dalle loro molteplici attività, non solo case religiose, ma asili, scuole, ospedali, luoghi di cura. Cercano di riflettere su una nuova pastorale e come rispondere meglio alle esigenze del mondo che cambia.

1969 – 10
Inizia un restauro del chiostro da parte delle Belle Arti ed una pulitura della basilica dai sedimenti dei fumi delle candele, che avevano annerito i vari affreschi e marmi. Con una spesa piuttosto onerosa si rifà anche l’illuminazione elettrica. Questi lavori furono eseguiti in vista della ricorrenza del centenario dell’incoronazione della Madonna delle Grazie, avvenuta nel 1870.

Locandina di una rappresentazione al Cinema Teatro Roma.

1970 – 09 – 08
Solenne celebrazione del centenario dell’incoronazione dell’icona delle Grazie, culmine di varie iniziative culturali che ne fecero memoria, svolte nei mesi precedenti.

1971 – 01
Terminano i lavori di ripulitura e d’illuminazione, che hanno incluso anche il ritocco o, in certi casi, il rifacimento delle decorazioni del 1949, da parte dell’artista Silvio Pavon da San Giorgio di Nogaro. A questi interventi si sono aggiunti lavori di restauro esterno della Basilica, su muri e coperture, cogliendo così l’occasione di mettere in evidenza, scoprendo alcuni mattoni, le dimensioni della vecchia chiesa cinquecentesca, prima dell’ampliamento del Settecento. Si possono ancora vedere.

1971 – 03
Anno di grandi lavori! Si rifà l’ormai vecchio ed insufficiente impianto di riscaldamento, risalente al 1955, bisogno dettato anche dal fatto che le serpentine poste sotto alcune parti del pavimento lo stavano danneggiando.

1971 – 11 – 16
Durante la festa di tutti i santi e beati dell’Ordine dei Servi di Maria, con una solenne concelebrazione, l’antica cappella viene intitolata al Beato Bonaventura Tornielli da Forlì, morto a Udine nel 1491. Durante la celebrazione viene posta un urna sotto l’altare, contenente i resti del Beato. Nei mesi precedenti c’era stato il restauro della vecchia cappella della Madonna, che viene così resa più funzionale e adattata anche per la celebrazione dei battesimi.

1972 – 04 – 29
Pre Checo Placereani celebra una messa in friulano per ricordare il patriarca di Aquileia Marquardo di Randek, con un’omelia interamente in friulano. Questa celebrazione è inserita in una sua iniziativa: una messa in lingua friulana in basilica ogni ultimo sabato del mese.

1972 – 07 – 30
Celebra in Basilica Giovanni Franzoni, abate benedettino di San Paolo Fuori le Mura di Roma, partecipante alla VI marcia antimilitarista che si snodava per Trieste, Redipuglia, Cormons, Gorizia, Udine, Peschiera.

1972 – 09 – 10
Si apre a Udine il Congresso Eucaristico Nazionale, che inizia con una celebrazione in basilica presieduta dal Patriarca di Venezia, Cardinale Albino Luciani, futuro Papa Giovanni Paolo I. Il Congresso si conclude solennemente con la visita di Papa Paolo VI, che celebra l’Eucarestia in piazza I Maggio, davanti alla Basilica. Il Papa siede su una poltrona fornita dal Santuario su cui si sono già seduti i futuri Papa Pio X e Giovanni XXIII. Si concluderà il 17.

1972 – 11 – 30
L’Arcivescovo Giuseppe Zaffonato celebra in basilica una messa di ringraziamento al termine del suo impegno episcopale nell’Arcidiocesi, testimonianza della sua vicinanza, durante tutto il suo ministero, al Santuario. Si trasferirà a Vicenza e gli succederà Mons. Alfredo Battisti.

1972 – 12
Viene istallata la vetrata che si trova all’ingresso della basilica, progettata dall’arch. Mirella Ria e realizzata dalla Poliarte di Verona.

1973 – 09 – 08
Varie celebrazioni ricordano il 50° anniversario del ritorno dei Servi di Maria al Santuario delle Grazie, sino a culminare in una concelebrazione, l’8 settembre, presieduta dall’Arcivescovo Battisti e con la presenza di fra Mariano Todero, unico superstite dei protagonisti di quel ritorno.

1975 – 01 – 26
All’interno delle messe del sabato in friulano, pre Checo Placereani, alla presenza dell’Arcivescovo presenta la nuova traduzione dei salmi in lingua friulana.

1975 – 05
L’Arcivescovo Battisti visita il Santuario per un’incontro con la comunità dei frati Servi di Maria, all’interno di una visita a tutte le parrocchie e comunità religiose dell’Arcidiocesi, al fine di ricavare un ritratto della chiesa friulana e del suo cammino pastorale.

1975 – 06
Mons. Emilio Pizzoni, vescovo ausiliare, celebra alle Grazie la messa per il suo 50° anniversario di sacerdozio.

1976 – 04 – 24
Dopo molti anni, si compiono delle ordinazioni. Da Mons. Battisti vengono infatti ordinati diaconi fra Roberto Cocco e fra Silvano Danieli, appartenenti alla comunità di Udine, insieme a fra Giorgio Zeini. Fra Roberto e fra Silvano saranno figure molto attive e a lungo presenti nella comunità delle Grazie.

1976 – 05 – 06
Terremoto del Friuli. Si abbatte sul Friuli questa grande sciagura. Un devastante terremoto distrugge moltissime case, radendo al suolo interi paesi della pedemontana. Saranno giorni di lutto, dolore e scoramento. I friulani però sapranno trovare la determinazione e la tenacia per iniziare la ricostruzione. Anche la fede nella Madonna delle Grazie, sempre invocata nei momenti di pericolo e dolore, aiuterà in questa impresa.
I frati mettono a disposizione spazi del convento per chi ha necessità di alloggio. L’oratorio viene invece destinato ad accogliere alcuni parrocchiani, specie di Via Pracchiuso e Via Tomadini, che abitando in case piuttosto vecchie ed hanno avuto alcuni danni (tra i pochi in città) che fanno dubitare della sicurezza statica degli edifici. La comunità dei frati e quella parrocchiale cercano di dare un aiuto concreto a chi è stato più duramente colpito dal terremoto, così la parrocchia si gemella con la frazione di Coja di Tarcento, in cui molti volontari si recano per aiutare nella ricostruzione.

1976 – 05 – 09
Si celebra la messa nel cortile, in quanto non si sa quale sicurezza possa offrire la basilica. Durante il terremoto, infatti, 15 metri di cornicione del lato destro della basilica sono crollati sfondando il tetto dell’ala nord del convento. Alcune crepe si sono palesate all’interno della chiesa. Anche il campanile non viene utilizzato, come quelli di quasi tutta la città, per precauzione. Con sofferenza, sapendo quanti in quel frangente vorrebbero poter pregare davanti all’icona della Vergine, i frati sono costretti ad affiggere il cartello “CHIUSO”. Solo dopo le verifiche statiche, il 6 giugno, si può riaprire al culto la Madonna delle Grazie e ritornare a celebrare all’interno.

1976 – 08
L’Arcivescovo Battisti decide di celebrare la festa dell’Assunta alle Grazie, “per portare qui il dolore e la speranza del popolo friulano, così duramente colpito dal sisma”. Concelebrano padre David Maria Turoldo e il priore della comunità, padre Ferdinando Perri.

1976 – 09 – 11
Due forti scosse di terremoto.

1976 – 09 – 15
Due forti scosse di terremoto. La scossa delle 11,25 si verifica mentre in basilica si celebrava un matrimonio.

1976 – 12
Dicembre chiude un anno molto duro, divenuto uno spartiacque per ogni friulano. Nel presepio fatto in basilica quell’anno, Gesù nasce tra le macerie. Si trova però la forza, aiutati anche dalla fede, di guardare al futuro e di ricostruire i tanti paesi distrutti.

1977 – 04 – 24
Fra Silvano Danieli, ordinato diacono l’anno precedente, viene ordinato sacerdote e celebra la sua prima messa alle Grazie

1977 – 09 – 08
Si inaugura una settimana di riflessione e preghiera sul Friuli terremotato. Partecipano tra gli altri l’Arcivescovo Battisti e p. David Maria Turoldo. Si chiuderà il 15.

1978 – 06 – 06
Nel 1978 il terrorismo in Italia raggiunge l’acme con il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Anche la nostra città ne fa esperienza in questa giornata: il maresciallo Antonio Santoro, comandante degli agenti di custodia del carcere di Udine, parrocchiano delle Grazie, viene assassinato in Via Spalato da Cesare Battisti, esponente dei PAC (Proletari Armati per il Comunismo). Le esequie vengono celebrate l’8 giugno in basilica dall’Arcivescovo Battisti.

1978 – 08 – 06
Muore a Castel Gandolfo papa Paolo VI.

1978 – 08 – 26
Viene eletto papa il cardinale Albino Luciani, patriarca di Venezia. Si impone il nome di Giovanni Paolo I.

1978 – 09 – 28
Muore papa Giovanni Paolo I.

1978 – 10 – 16
Viele eletto papa il cardinale Karol Józef Wojtyła. Si impone il nome di Giovanni Paolo II.

1978 – 12 – 08
Iniziano le celebrazioni per il quinto centenario dell’arrivo dei Servi di Maria a Udine. Varie saranno le celebrazioni in quest’anno, rese solenni da questa ricorrenza. Tra le altre la celebrazione del Corpus Domini cittadino, tenutosi alle Grazie. Ci saranno poi diverse manifestazioni culturali legate all’anniversario, tra cui una mostra nel chiostro e la pubblicazione di un volume a cura di Emilio Bedont ed edito dalla Filologica Friulana, in cui saranno raccolte le immagini di tutti gli ex voto. Si tengono varie iniziative culturali e conferenze, tra cui quella che il priore di Udine, p. Luigi De Candido, tiene presso la F.A.C.E. (Famiglia degli Artisti Cattolici Ellero) presso la Sala Brosadola di Via Treppo, assieme a don Dario Savoia, al prof. Giuseppe Bergamini e al pittore Arrigo Poz.

1979
Si celebrano i doni spirituali della comunità: p. Patrizio Antonutti, friulano, che in quest’anno celebra i quarant’anni di messa e p. Angelico Sgarbossa che a Trieste viene ordinato sacerdote a 57 anni e celebra la sua prima messa nel Santuario di Udine, dove per otto anni aveva fatto parte della comunità.

1979 – 02 – 18
Si celebra la festa dei Sette Santi Fondatori, dove il priore provinciale ha presieduto la messa delle ore 11, concelebrata assieme al parroco priore di Udine Giuseppe Xotta e ad altri frati. La messa delle ore 17 è animata dalla Cappella Musicale di Monte Berico diretta da p. Ruggero Pitton.

1979 – 05 – 01
Viene inaugurata alla presenza dell’Arcivescovo Battisti e dell’on. Giuseppe Zamberletti la grande opera di Arrigo Poz posta all’ingresso del Santuario, voluta dalla Federazione Coltivatori Diretti del Friuli a ricordo delle vittime del terremoto. In quello stesso mese, dopo tre anni, si torna ad udire il caro suono delle campane della Madonna delle Grazie, silenziate dalla notte del 6 maggio 1976 per problemi di staticità del campanile.

1979 – 05 – 12
l’icona della Vergine inizia un pellegrinaggio nella forania di Codroipo dove si succederanno varie celebrazioni. Il pellegrinaggio termina il 20 maggio.

1979 – 08
Dopo un restauro viene riesposta la cosiddetta “Maschera del Diavolo”.

1979 – 09 – 16
Culminano in questa giornata le celebrazioni del V centenario, termine della settimana celebrativa dall’8 al 16 settembre 1979. Si tiene una grande processione che porta l’icona della Vergine in piazza Libertà davanti alla Loggia del Lionello, dove il Sindaco, a nome di tutta la città e contornato da una grande folla, alla presenza del Cardinale Florit e dell’Arcivescovo Battisti, rende omaggio alla Madonna delle Grazie. Da qui l’icona giungerà in Duomo per la solenne concelebrazione.

1980
Si rende necessario una ristrutturazione e un riassetto delle funzioni dei locali del convento per una razionalizzazione degli spazi. La comunità si trova in una fase di stallo decisionale e pertanto si demanda la decisione al consiglio provinciale, che decide la ripartizione: gli ambienti per la comunità al primo piano e quelli legati al santuario (penitenzieria – bollettino – cancelleria – pinacoteca – biblioteca) al piano terra.

1980 – 03 – 18
Più di cento sacerdoti del movimento sacerdotale mariano, guidati dall’Arcivescovo mons. Battisti, rendono grazie con una liturgia eucaristica alla Madonna.

1980 – 04 – 04
Venerdì Santo, un gruppo di giovani della parrocchia organizza una rappresentazione dal titolo “Giobbe: uomo di sempre”, su un testo appositamente scritto da padre David Maria Turoldo.

1980 – 05 – 11
Si costituisce presso il Santuario un Gruppo Missionario che dopo un periodo di preparazione, per reperire fondi da destinare alle missioni, in questa data organizza una mostra mercato di oggetti provenienti dai vari continenti.

1980 – 06 – 08
Per reperire fondi alle molte esigenze del Santuario e della Parrocchia, in questo anno si da una fisionomia più da sagra alla Festa dei Fiori che si tiene la seconda domenica di giugno.

1980 – 09 – 08
Celebrazione della IV settimana mariana dall’8 al 15 settembre. Momento di riflessione spirituale, con una serie di conferenze su vari carismi della Vergine, culminata con la celebrazione dell’Addolorata da parte del vescovo ausiliare mons. Emilio Pizzoni.

1980 – 10
La comunità è composta da 17 frati. Priore è Luigi De Candido e parroco Giuseppe Xotta. Gli altri frati sono: Antonutti Patrizio; Bernardi Antonio; Berti Carlo; Caldognetto Federico; Cocco Roberto; Danieli Silvano; Ganassin Eugenio; Gugole Giustino; Mulas Salvatore (della provincia Toscana); Pivato Battista; Plotzer Lorenzo; Primon Romano; Ravagnolo Valentino; Serafini Amadio; Serpelloni Carlo.

1981 – 02 – 15
Esplode una bomba a base di tritolo presso la nuova ala dell’istituto tecnico commericale “Cecilia Deganutti”. Viene interessata dall’esplosione anche parte dell’adiacente vecchia sede, il vicino asilo nido e il centro per handicappati su Via Diaz. Per un periodo parte degli studenti della scuola usufruiranno delle aule dell’oratorio delle Grazie per continuare il regolare andamento delle lezioni.

1981 – 05
Come l’anno precedente e qualche anno prima ancora, si consolida la tradizione di una sacra rappresentazione da parte dei giovani della parrocchia, che in questa occasione affrontano le figure di Isaia e Geremia unite alla parte finale del Vangelo di Giovanni.

1981 – 05 – 31
Si svolge la “Fiaccolata della Speranza”, processione cittadina del Corpus Domini, organizzata dall’associazione La Nostra Famiglia e la Comunità Piergiorgio. Ha caratteristiche tutte particolari: viene che con amici dei portatori di handicap che con essi svolgono un cammino partendo dalla parrocchia di San Paolino giungono alle 22 davanti alla Madonna delle Grazie.

1981 – 11 – 01
La basilica si riempie di famiglie, giovani e parenti, per salutare p. Carlo M. Serpelloni, che lascia la comunità di Udine per recarsi nella missione argentina di Las Toscas. Lasciano la comunità, destinati altrove, i frati: Carlo Berti; Eugenio Ganassin e Salvatore Mulas, mentre giunge a Udine Giorgio Zeini.

1981 – 11
Pochi giorni più tardi, durante la celebrazione per la Giornata del Ringraziamento della Coldiretti, viene donata al Santuario una pianeta ricamata, raffigurante da una parte l’icona miracolosa delle Grazie e dall’altra il cav. Giovanni Emo che dona l’icona ai Servi di Maria. I soggetti sono stati disegnati dal pittore Arrigo Poz, ispirato dal V centenario della presenza dei servi a Udine e con rimandi anche alla chiesa aquileiese, e realizzati dalla ricamatrice Elena Milani, che ha cominciato il lavoro alla fine del 1978 e terminato a metà del 1981. Ancora oggi la bella pianeta è utilizzata per molte celebrazioni solenni.

1981 – 12 – 12
Giunta in città su invito della Caritas, fa una breve visita al Santuario Madre Teresa di Calcutta, soffermandosi in preghiera davanti all’icona per alcuni minuti.

1982 – 02
Viene allestita una mostra su San Valentino in Borgo Pracchiuso, traendo occasione dai quattrocento anni trascorsi dalla sua abilitazione a parrocchia, celebrato l’anno precedente. Viene relizzata con la collaborazione della Biblioteca del Convento “Paolo Sarpi” e vi sono esposti documenti degli archivi delle Grazie, della Confraternita di San Valentino, della Vicinia di Pracchiuso.

1982 – 04
La comunità è formata da 13 frati: Antonutti Patrizio; Bernardi Antonio; Caldognetto Federico; Castellan Luciano (priore); Chiarello Augusto; Cocco Roberto; Danieli Silvano; De Candido Luigi; Gugole Giustino; Plotzer Lorenzo; Primon Romano; Ravagnolo Valentino; Xotta Giuseppe (parroco). In seguito, in questo anno, entra nella comunità di Udine padre Albino Candido.

1982 – 07
il vescovo ausiliare, mons. Emilio Pizzoni compie ottant’anni e si reca alle Grazie per celebrare una messa di ringraziamento alla Vergine.

1983 – 03 – 29
All’età di 87 anni, lascia questa terra p. Giustino M. Gugole, che per 38 anni era stato l’organista del Santuario, divenendo una figura consueta delle liturgie in basilica.

1983 – 04 – 01
Venerdì Santo. Si perpetua la tradizione di una rappresentazione sacra proposta dai giovani della parrocchia che affrontano un testo liberamente tratto da “Il Cristo di Velasquez” di Miguel de Unamuno. Un testo non facile che i giovani riescono a rendere interessante, promuovendo riflessioni profonde. Tra i giovani impegnati ci sono Daniela De Faccio, Fabio Pozzi, Sandra Di Giusto, Franca Ballan.

1983 – 10 – 23
Viene inaugurata e consacrata la nuova cappella per le confessioni, ricavata nella vecchia sede del bollettino e della cancelleria, trasferiti in una sede tutta nuova, costruita nel giardino antistante l’ala ovest del convento e con ingresso dalla scalinata: uno spazio più funzionale, dove si possono anche acquistare libri e oggetti ricordo del Santuario. Inaugurata alla presenza del sindaco Angelo Candolini e di altre autorità, nella nuova cappella domina sulla parete di fondo l’opera di Arrigo Poz, costituita da un Cristo crocefisso senza la croce, posto al centro di geometrie concentriche, che lo focalizzano come simbolo di passaggio dal sacrificio alla resurrezione.

1984
In seguito alla tragedia del cinema Statuto di Torino, del 13 febbraio 1983, furono riviste le norme sull’agibilità dei cinema e dei teatri. Ne è interessato anche il cinema teatro Roma, che aveva ormai i suoi anni. La spesa per adeguarlo alle nuove norme, che comportava rifare completamente l’impianto elettrico e tutti gli arredi per renderli ignifughi, costringe i frati a chiudere la gloriosa sala. Gloria derivante dai cineforum di p. Turoldo e continuati da Aldo Terenzani, Adriano Degano e Adriano Cossio. Ma anche da un attività teatrale di respiro per lo più locale, anche se diverse compagnie nazionali vi hanno recitato nel periodo tra la chiusura del Puccini del 1961 e la costruzione del Palamostre nel 1970, quando non c’era a Udine altro teatro.

1984 – 03
Il Santuario e la parrocchia delle Grazie non smettono di essere propositivi anche nel campo della ricerca spirituale. Nel marzo del 1984, in occasione della quaresima viene proposta una mostra dal titolo “Nostra sorella morte”, che affronta il tema da diversi punti di vista, rimandando ad immagini e scritti di vari autori. La mostra viene inaugurata dall’Arcivescovo di Udine mons. Battisti, dal provinciale dei Servi e da altre autorità civili e religiose.
Nello stesso periodo si organizza anche una missione parrocchiale, creando dei centri di ascolto presso alcune famiglie (saranno 85 alla fine), dove alcuni missionari cappuccini si recano a predicare e dialogare su alcuni temi fondamentali della vita e della fede.

1984 – 05
Iniziano dei lavori di consolidamento e restauro per la basilica, che aveva retto al  terremoto del 1976. Questo però aveva provocato crepe e fessure negli affreschi e inoltre emerge la necessità di rendere antisismica la struttura.

1984 – 09
Padre Albino Candido lascia la comunità di Udine perché destinato al Centro Missioni di Vicenza.

1984 – 09 – 10
Il Santuario ha una visita illustre: si trattiene a pregare all’altare della Madonna il cardinale Glemp, Arcivescovo di Varsavia e primate di Polonia. Dopo la preghiera, rivolgerà qualche parola ai fedeli presenti e si intraterrà affabilmente con i frati.

1984 – 02
Sul finire del mese si spegne mons. Guglielmo Biasutti, sostenitore di molte opere caritative tra cui la creazione nel 1933 di Casa Ozanam per gli ex carcerati e poi con la fondazione del Bearzi e del Cottolengo di Santa Maria la Longa. Devoto alla Madonna, collaborò anche con il nostro bollettino sin dai primi anni. I funerali si svolgono in tre momenti: la mattina al Bearzi, il pomeriggio alle Grazie, celebrante l’Arcivescovo, e poi a Forgaria, suo paese d’origine.

1985
Durante il periodo estivo si fanno delle migliorie alla casa parrocchiale di Culzej, 4 km sopra Pesariis, nel comune di Prato Carnico. Con l’aiuto di alcuni giovani, si realizza l’impianto elettrico e si fanno dei lavori di drenaggio per sanare i muri. Potrà così cominciare ad ospitare dei gruppi di giovani nei periodi estivi.

1985 – 06 – 28
Il vescovo ausiliare mons. Emilio Pizzoni devoto alla Madonna delle Grazie sceglie di celebrare qui il suo sessantesimo anniversario di sacerdozio.

1985 – 10
Ci sono nuovi arrivi e partenze nella comunità. Lasciano il convento delle Grazie p. Bernardi, p. Castellan, p. Chiarello, p. Danieli e arrivano p. Bertossi, p. Brocchieri, p. Candido, p. Civiero e fr. Gallato.

1985 – 10 – 02
Muore, colpito da infarto, il sindaco di Udine Angelo Candolini. Figura che, come la sua famiglia, era molto legata al Santuario delle Grazie, abitando tra l’altro nelle immediate vicinanze.

1985 – 12 – 05
Si spegne p. Lorenzo Plotzer, nato a Gemona nel 1902. Ordinato sacerdote a 23 anni, approda in seguito all’ordine dei Servi nel 1948 e, dopo varie comunità, viene assegnato nel 1975 a quella di Udine.

1986 – 03
In occasione della Quaresima e della Settimana Santa, un gruppo di giovani della parrocchia, prepara per l’ora della Desolata, cioè di Maria sotto la Croce, una sacra rappresentazione che mette in scena la sera del Venerdì Santo. Il soggetto è tratto da alcuni scritti della “Compagnia dei Battuti udinesi”, confraternita sorta a Udine nel XIII secolo con finalità penitenziali ma anche assistenziali, sul modello di quella di Perugia del 1260. Dalle 34 laudi che costituivano il documento e che si recitavano durante le processioni, i giovani attori hanno tratto quelle di tema mariano e relative alla Passione.

1986 – 05 – 06
Si giunge al decimo anno dal terremoto. Si tengono in tutto il Friuli varie commemorazioni e celebrazioni, anche per il fatto che si comincia a vedere che la ricostruzione in regione è a buon punto. Nel Santuario delle Grazie in questo giorno si celebra una Messa nell’atrio, con alle spalle la grande opera di Poz che sormonta i nomi delle mille vittime.

1986 – 06
A fine mese si concludono il lavori di consolidamento statico della Basilica, iniziati nel maggio 1984 e che hanno richiesto per più di due lunghi anni la presenza delle impalcature e dei ponteggi all’interno della chiesa.

1986 – 10 – 25
Alle 17 si adempie al voto Cittadino: celebra l’arcivescovo mons. Battisti al cospetto delle autorità civili e religiose. La celebrazione è animata dal coro parrocchiale San Marco diretto da don Gastone Candusso.

1987 – 12 – 24
Per il Natale 1987, in occasione dell’anno mariano, i giovani della parrocchia guidati da fra Roberto Cocco propongono un presepio che mostra tre momenti fondamentali del piano di Dio a cui è chiamata Maria: l’Annunciazione, la maternità, la presenza sotto la Croce. Le tre scene, di ampio respiro e dallo stile metafisico, sono messe in sequenza su un tracciato che ascende verso il grande crocifisso quattrocentesco presente nella cappella del Beato Bonaventura, dove solitamente si allestisce il Presepio.

1988 – 02 – 17
Si celebra il centenario della canonizzazione dei Sette Santi Fondatori. Per l’occasione, l’Arcivescovo celebra la messa delle ore 11.00, con un omelia che metteva in luce l’attualità del modello del Monte Senario per la chiesa di oggi.

1988 – 05 – 02
Si compiono cinquant’anni della professione solenne di fra Valentino Ravagnolo, al secolo Antonio, che nel 1938 era entrato nell’ordine dei Servi di Maria. Da più di cinquant’anni è presente nella comunità di Udine ed è noto in tutto il Friuli, per le sue missioni di questua e di diffusione del bollettino. Festeggia l’anniversario pregando e augurandosi che i tanti che conosce preghino per lui.

1988 – 09 – 01
Si apre nel salone del chiostro una mostra di miniature mariane proveniente da antichi codici propri dell’Ordine dei Servi di Maria. La mostra è stata realizzata dal convento di Pietralba – Waissenstein in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II il 17 luglio precedente. La mostra suscita parecchio interesse e conta numerosi visitatori. Altra iniziativa culturale è il concorso artistico “Omaggio a Maria”, organizzato dalla regione per l’anno mariano e patrocinato e diretto da Ezio Terenzani, che si svolge dal 13 al 24 settembre con venti opere in concorso. Una di queste è la statua bronzea “Madonna incoronata con Bambino” di Giorgio Celiberti, che verrà donata al Santuario ed è tutt’ora esposta nel corridoio della cancelleria.

1989 – 02 – 05
Si chiude l’anno centenario della canonizzazione del Sette Santi. La celebrazione viene anticipata, in quanto cadrebbe in Quaresima, che non ammette solennità. Le celebrazioni festose sono allietate dalla presenza di formazioni corali come il coro di San Cromazio e i Cantori del Friuli. Alle 17.00 celebra il vescovo ausiliare Pietro Brollo.

1989 – 04
Viene invitato a Udine dal circolo “Arca territoriale di Udine” p. David M. Turoldo, a parlare del tema della Speranza. Il suo invito alla Speranza anche quando si porta una croce, risuona ancora più potente dopo che qualche mese prima aveva annunciato di essere malato di tumore.

1989 – 04 – 08
Celebra il 50° di sacerdozio p. Giuseppe Romano M. Primon, che per diciannove anni ha diretto il bollettino delle Grazie, fino al 1986.

1989 – 09 – 09
Si apre la XIII settimana mariana, che durerà sino al 16 settembre. Padre Turoldo torna a Udine per recitare e commentare alcune poesie mariane.
Sempre all’interno della settimana mariana si svolgono altri incontri di tipo culturale e spirituale, come le riflessioni di p. Ferdinando Perri di indirizzo vocazionale e il concerto della “Compagnia dei Laudesi” condotta da p. Ermes Ronchi, che esegue musica medievale e rinascimentale. La settimana si chiude con la celebrazione del sacramento della confermazione per un gruppo di giovani parrochiani, presieduta dal vescovo ausiliare mons. Pietro Brollo.

1989 – 12 – 10
Celebra il 50° di sacerdozio p. Patrizio Antonutti, friulano, nato a Beivars di Udine e da più di vent’anni nella comunità delle Grazie.

1990 – 01 – 01
Il nuovo decennio si apre con un grave lutto che colpisce la parrocchia. La mattina il giovane Andrea Dal Dan, scout di 18 anni, perde la vita durante un’escursione sulla cascata di Salino, presso Paularo, mentre con altri amici scout ed i fratelli, trascorreva in zona alcuni giorni di vacanza per il Capodanno. Il gruppo dei giovani, in cui Andrea era sempre presente, con tutta la parrocchia, sono profondamente colpiti dal dolore e si stringono vicino ad una famiglia esemplare per l’assidua ed impegnata presenza nella parrocchia e nel Santuario. I funerali si svolgeranno il 4 gennaio.

1990 – 01 – 21
Il vescovo dell’Aysén, p. Aldo Lazzarin, servo di Maria, giunge a Udine per illustrare durante l’omelia di alcune messe, la realtà ecclesiale cilena.

1990 – 06 – 28
Il vescovo ausiliare mons. Emilio Pizzoni celebra all’altare della Madonna delle Grazie una messa di ringraziamento, animata dal coro dei Pueri Cantores, per i suoi 65 anni di sacerdozio. La celebra nella chiesa in cui fu ordinato e che da sempre lo vede celebrante di varie funzioni, diocesane e non, preferendo in molti casi questa sede grazie alla sua speciale devozione verso la Vergine Maria.

1990 – 09
Si svolgono alcuni lavori di restauro e sul finire dell’anno si procede alla ristrutturazione della cappella che custodisce i resti del beato Bonaventura da Forlì, che viene adatta per poter ospitare le funzioni invernali.
Sempre in questo periodo, si sostituiscono anche le mense dell’altar maggiore e della cappella della Vergine. In seguito alla riforma liturgica conciliare, erano state adottate provvisoriamente due mense in legno: nel primo caso si trattava di un ampio tavolo fratino di pregevole fattura e nel secondo caso di un manufatto in legno, di stile moderno, poi più volte riadattato. Ora, al loro posto vengono utilizzati due paliotti (elementi che servivano originariamente per rivestire la base degli altari di marmo durante le solenni liturgie) riadattati. Probabilmente frutto di una modifica di originali paliotti settecenteschi, nel 1832 i due in oggetto erano stati assemblati dagli orafi Vincenzo Cattarussi e Carlo Moretti. Ai nostri giorni sono stati ripensati per la nuova funzione dall’arch. Gaetano Cecchini e le modifiche sono state realizzate dall’artigiano A. Antonutti.

1990 – 12
Per i lavori nella cappella del beato, il presepio costruito dai giovani della parrocchia, che sviluppa anche come tema parallelo quello dell’Apocalisse, viene allestito nell’atrio della basilica, dove un tempo era abitualmente allocato.

1991 – 02 – 08
Ignoti, approfittando delle armature per dei lavori nell’ala est del convento, riescono ad introdursi nelle stanze dei frati e raggiungere il luogo dove c’era la cassaforte che custodiva i preziosi addobbi dell’icona della Vergine e diversi ex voto, trafugandoli. Un furto che reca una grave danno al Santuario, più che altro per la perdita devozionale. Infatti, sebbene il valore economico non sia molto elevato, il valore dei preziosi in termini storici e di culto è ben maggiore, includendo la refurtiva anche i diademi utilizzati per l’incoronazione dell’icona della Madonna delle Grazie nel 1870.

1991 – 05
Per decisione del capitolo conventuale, viene ricollocato sull’altare delle reliquie il seicentesco quadro raffigurante San Pellegrino Laziosi, figura carismatica dell’ordine dei Servi di Maria, invocato come taumaturgo contro i tumori. In seguito verrà spostato al terzo altare di sinistra.

1991 – 09
lasciano la comunità della Madonna delle Grazie di Udine: p. Tiberio Civiero, destinato all’Istituto Missioni di Monte Berico (Vicenza), fra Roberto Cocco destinato a Monteberico e p. Piergiorgio Brocchieri, destinato al convento di Siena. Nuovi arrivi sono invece p. Mariano Merlo, p. Davino Trento e p. Giovanni Sessolo.
P. G iuseppe M. Xotta viene eletto priore della comunità e parroco delle Grazie.

1991 – 12
In occasione della fine d’anno del 1991, Udine è stata individuata come tappa intermedia per chi, tra i tanti giovani europei che si stanno recando a Budapest per il raduno giovanile organizzato dalla comunità di Taizè, proviene dall’Italia, Francia del sud, Spagna e Portogallo. La pastorale giovanile della forania organizza l’accoglienza nelle varie fasi. Durante la notte è previsto l’arrivo di più di cento pullman  che parcheggeranno in piazza I Maggio: il chiostro della Madonna delle Grazie è il luogo indicato per il ristoro. I giovani della parrocchia offrono il proprio servizio a quest’evento, donando una bevanda calda e un sorriso ai loro coetanei pellegrini. Il primo gruppo a giungere al chiostro sarà formato da giovani portoghesi.

1992 – 02 – 06
Anche il Santuario delle Grazie è partecipe nel cordoglio e nel lutto insieme a tutto l’Ordine dei Servi di Maria e a tutto il Friuli, per la morte di p. David Maria Turoldo: voce profetica che ha lasciato una grande eredità spirituale. La sua testimonianza si è levata alta sino agli ultimi giorni, quando dal letto della clinica di Milano presso cui era ricoverato, in diretta televisiva aveva dato voce alla sua fede, esortando alla speranza in Cristo Risorto.

1992 – 02 – 08
Inaspettatamente, partecipa alla messa delle otto del mattino il presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Già la sera prima, sabato, si era recato presso il santuario delle Grazie per una confessione con il parroco padre Giuseppe Xotta, andando poi a pregare davanti all’icona della Vergine. La domenica tutti lo aspettavano in Duomo alle otto, ma deludendo l’attesa soprattutto di un folto numero di politici, aveva all’ultimo optato per la Madonna delle Grazie. Durante la celebrazione il presidente si è recato all’ambone per leggere alcune letture. Al termine il priore lo ha invitato a prendere un caffè nel refettorio, dove si è trattenuto con i frati per un quarto d’ora.

1992 – 05 – 03
Papa Giovanni Paolo II incontra i giovani in piazza I Maggio, durante la tappa di Udine nella sua visita di quattro giorni in Friuli Venezia Giulia. Sin dalle prime luci dell’alba si vede un costante afflusso di persone che vengono a prendere posto in Giardin Grande. I giovani delle parrocchie udinesi sono impiegati nel servizio d’ordine. Anche i quelli della parrocchia della Madonna delle Grazie partecipano, responsabilmente coordinati da Paolo Sacchi. La celebrazione liturgica avviene su un palco sistemato sul rilievo al centro della piazza, ai cui piedi è fittissima la presenza di tanti giovani. Sul palco vi è anche l’Icona della Vergine delle Grazie, verso cui il Papa esprime più volte la sua devozione. Anche la sedia su cui siede il Giovanni Paolo II proviene dal santuario ed è quella stessa su cui si è seduto nel 1972 Papa Paolo VI. Un disegno con dei versi viene regalato al pontefice, che ancora oggi si può ammirare, esposto sopra l’ingresso laterale della basica.

1992 – 05 – 10
La comunità festeggia il compleanno di fra Valentino Ravagnolo, che raggiunge il traguardo degli 80 anni. Di questi, 55 li ha trascorsi nel convento della Madonna delle Grazie, divenendo però noto anche in molti altri luoghi del Friuli, soprattutto per la sua attività di fratello questuante abbinata ad una fervente propaganda del Santuario.

1992 – 08 – 16
Muore p. Albino Candido. Nato a Ludaria di Rigolato il 4 aprile 1916 e ordinato sacerdote il 18 agosto 1940. Fu insegnante liceale dei professi in vari conventi e da alcuni anni risiedeva nella comunità di Udine. Per diversi anni ha collaborato al bollettino della Madonna delle Grazie, nel 1990, in occasione del suo 50° di sacerdozio, aveva dato alle stampe il suo “Diario di un pellegrino carnico”.

1993 – 04 – 03
Viene ordinato diacono dall’Arcivescovo Alfredo Battisti, fra Giuseppe Maria Baggio.

1993 – 06
Prendono avvio alcuni lavori di manutenzione della Basilica. Gli ambiti di intervento sono tre: rifacimento, soprattutto per motivi di sicurezza, del vetusto impianto elettrico, con un nuovo sistema di illuminazione, studiato dall’arch. Gaetano Cecchini, tale da dare una maggiore funzionalità della basilica come luogo liturgico e una migliore fruizione delle opere d’arte; nuova tinteggiatura delle pareti con colori chiari e nuove vernici, per riparare agli effetti del fumo delle candele; rifacimento del pavimento del presbiterio con abbassamento del piano di 30 cm, al fine di valorizzare tutta l’abside, ma anche di avvicinare celebrante ed assemblea. A fianco di questi lavori, si procede anche con il restauro dell’organo (realizzato nel 1910 ed elettrificato nel 1954), eseguito dalla ditta Francesco Zanin di Codroipo.

1993 – 09 – 19
Dalla basilica, al termine della liturgia, parte una solenne processione con la statua dell’Addolorata per le vie della città, in occasione dei trecento anni che la vedono titolare e padrona dei Servi di Maria.

1993 – 12 – 08
Nella festa dell’Immacolata Concezione, il diacono fra Giuseppe Baggio viene ordinato sacerdote da mons. Battisti. Nato a Bassano del Grappa nel 1957 e cresciuto a Tezze sul Brenta, p. Giuseppe svolge il suo servizio soprattutto nella pastorale giovanile.

1994
Prendono avvio i lavori di ristrutturazione della casa alpina di Culzej. La casa era parte di un vecchio lascito della sig. Bruseschi per i gruppi parrocchiali dell’Azione Cattolica. Non completata nella costruzione, ma costituita solo dalle mura e da vecchi infissi, non aveva ne acqua e ne luce e da alcuni decenni veniva usata come riparo per escursioni di gruppi scout: non possiamo dire nemmeno che fornisse un tetto sulla testa perché non c’era nemmeno quello. Negli anni Ottanta il gruppo giovani aveva realizzato passo dopo passo diverse migliorie, con campi di lavoro nei mesi estivi, riuscendo a portare la luce nel 1985, rifare la copertura del tetto che consisteva nel semplice solaio e portare l’acqua in casa, per la cucina, nel 1988. Tuttavia la casa era assai spartana e non adatta a gruppi di bambini o ad anziani. Così il parroco Giuseppe Xotta decide di realizzare un nuovo piano con il tetto, rifare gli impianti e creare nuovi servizi igienici.

1994 – 05
Per la chiusura del mese di maggio, in basilica si svolge un’affollatissima conferenza tenuta da mons. Ersilio Tonini, vescovo emerito di Ravenna.

1994 – 06 – 05
Con la festa del Corpus Domini, si festeggia il completamento dei lavori nella basilica. Durante la ritinteggiatura delle pareti sono stati anche restaurati alcuni fregi e decorazioni, che hanno ripreso nuova vita, e le tele del Tintoretto.

1994 – 07
Si procede al restauro (eseguito dalla coop. Esedra di Udine) delle statue poste ai lati della gradinata d’ingresso, raffiguranti la Madonna con il Bambino e San Filippo Benizi.

1994 – 09
Nell’autunno di quest’anno, lascia la comunità p. Giuseppe Xotta, destinato alla comunità di San Siro, in attesa di poter andare missionario in Uganda. Presente fino dal 1971 nel convento di Udine, è divenuto parroco nel 1976 e lo è rimasto per 18 anni, ricoprendo anche in alcuni anni il ruolo di priore. Altri fratelli in partenza sono: fra Sergio Gallato che per diversi anni era stato sacrestano, destinato a Mestre (VE); p. Giuseppe Baggio destinato a Rovato (BS) e p. Giovanni M. Sessolo, destinato a Monteberico di Vicenza. Giungono alla comunità di Udine p. Costanzo Roncato, p. Agostino Bonato, fra Eugenio Troietto e p. Giovannangelo Angeli, che verrà eletto parroco e priore.

1994 – 12 – 07
Si inangura nel salone del chiostro una mostra delle opere del friulano servo di Maria p. Fiorenzo Gobbo, dedicate in particolare al tema della famiglia. Sarà l’autore a presentarle all’inaugurazione. Si concluderà il giorno 28 seguente.

1995 – 01 – 18
Si svolgono i funerali di tre alpini della Brigata Julia che hanno perso la vita in un incidente a Remanzacco. Il legame stretto tra la Julia e il Santuario sin da quando la caserma di Prampero ospita gli alpini, ha fatto sì che la Madonna delle Grazie fosse il luogo dove celebrare le esequie.

1995 – 04 – 22
Si tiene una mostra-mercato promossa dal gruppo volontari di Feletto Umberto, in cui vengono esposte delle opere per una raccolta fondi da consegnare a don Josip Grbac, responsabile del centro profughi di Rabac e della Caritas dell’Istria.

1995 – 05 – 18
Viene inaugurata il 18 maggio ed è promossa dalla I Circoscrizione la mostra-concorso artistico con tema “le rogge”.

1995 – 06
Durante questo periodo si intraprende un restauro sulla “Maschera del Diavolo”, il primo ex voto della basilica. In alcuni punti è stata rimossa della ruggine e sul finire di giugno l’antica armatura è tornata al suo posto.

1995 – 10
Nell’autunno viene riconsegnata alla parrocchia la chiesa di San Valentino, bene che era gestito dal demanio militare perché annessa all’Ospedale Militare. Tuttavia si presentano alcuni problemi perché l’immobile richiede diversi lavori di manutenzione e restauro, a cominciare dal rifacimento dell’impianto elettrico.

1996 – 05 – 04
Il Coro Gian Domenico Faccin presenta l’Oratorio “Redemptoris Mater” in quattro parti per soli, coro, orchestra d’archi, organo, flauto e oboe solisti, testo di p. Vitale Bassan, Musica di Giovanni Parisotto.

1996 – 05 – 10
Fra Valentino Ravagnolo compie 85 anni e dal 1937 è presente nel convento di Udine. Alla sua bella età non disdegna la bicicletta, le corse e talvolta far colazione con uova al tegamino…


1996 – Il Coro parrocchiale anima la liturgia per le Cresime.

1997 - 06
All’ingresso (nartece), viene inaugurata una nuova opera di Arrigo Poz, un dipinto che decora la nicchia della parete di destra e che rappresenta “Maria madre della famiglia”.

1997 - 08 - 14
Si tiene a Parigi la XII giornata mondiale della gioventù. Alcuni giovani della parrocchia si uniscono alla delegazione diocesana, accompagnati da P. Agostino Bonato.

1997 - 08 - 31
La messa della domenica mattina trasmessa su RAIUNO sarà quella della Madonna delle Grazie. Celebrano il priore provinciale p. Giovanni M. Sperman e il priore del convento p. Giovannangelo Angeli.

1997 - 09
Si registrano delle variazioni nella composizione della comunità dei frati. Lasciano Udine p. Giovannangelo Angeli, e p. Agostino Bonato, mentre arrivano p. Giovanni Sessolo che verrà eletto priore e p. Francesco Polotto che verrà eletto parroco ed entrerà in carica il 19 ottobre.

1997 - 12
Radio Mortegliano inizia a trasmettere in diretta quotidiana la messa delle ore 9.

1998 - 01 - 18
Si tiene la rappresentazione dal titolo “La Parola dietro le parole”, una serie di musiche, canti e scene che accompagnano alcuni brani della sacra scrittura, messa in scena da un gruppo di giovani della parrocchia diretti da Andrea Nunziata.

1998 - 03 - 13
Padre Anselmo Busatto raggiunge il traguardo del 60° anno di sacerdozio. Dopo essere stato per 12 anni parroco, ha passato 18 anni a Milano prima di ritornare a Udine nel 1988.

1999 - 09 - 19
Si apprende la notizia della morte di Maria Buoncompagno. Il cordoglio è unanime e oltrepassa i confini cittadini. Maria infatti era figura rilevante sia in ambito parrocchiale, per i suoi numerosissimi settori d’impegno e sia nell’ambito provinciale, per il suo ruolo di priora dell’Ordine Secolare.

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Orari delle S. Messe

Dal Lunedì al Venerdì:
8.00 - 9.00 - 10.00 - 18.30
Sabato: 8.00 - 9.00 - 10.00 - 19.00
Domenica: 8.00 - 9.00 - 10.00 -
11.00 - 17.00

Sacramento della Riconciliazione

Dal Lunedì al Sabato:
8.30 - 10.30 ~ 16.00 - 18.00
Domenica: 7.30 - 12.00 - 16.00 - 18.00

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Santuario Beata Vergine delle Grazie
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